lunedì 24 dicembre 2012

Merry Xmas!

È già la vigilia di Natale, e anche se ancora non ho scritto niente di interessante è doveroso farmi i miei auguri di Buon Natale, perché quest'anno credo che ce ne sia proprio bisogno! È con la crisi che forse la gente può capire il vero significato di questa festa, anche se le tradizioni e le usanze sono dure a morire.
Tutto quello che posso augurarvi è che possiate passare al meglio questa festa e, se c'è qualcosa che vi va proprio storto, cercate di non farci caso e gioite anche per un solo momento: ve lo ricorderete per tutta la vita. 

Il mio regalo di natale? Qui in basso vi posto una flashfic... Spero vi piaccia!

This Xmas 
Stavano tutti seduti attorno ad un piccolo tavolo rotondo nel mezzo di una immensa sala. Le luci soffuse delle candele illuminavano i volti degli ospiti e le luci della città attraversavano le finestre fino a colorare di verde e rosso il parquet. Yoshiko si alzò di scatto dalla sedia con fare imponente, con il suo calice rigorosamente pieno d’acqua. «C’è chi a Natale viene a dire la sua morale, chi a portare regali come il sempre caro Babbo Natale, ma quello che chiedo per quest’anno è solo questo: il nostro riunirci, ancora una volta, qui. Ci siamo quasi tutti, e nel bene e nel male, siamo quelli di sempre. Tutti i problemi spariscono via con i vostri sorrisi, e la vostra presenza mi ispira ogni giorno.»A Frenz brillavano gli occhi quando Yushiko riusciva a esprimere i suoi sentimenti: per lei doveva essere difficile tradurre in parole quel che il suo cuore le comunicava, ma la magia del Natale ha permesso questo piccolo miracolo. Hoppi giocava con il calice e pensava a tutte quelle parole dette dall’amica: per lei è stato un anno pieno di novità e di emozioni, e ritrovarsi seduta in quel tavolo con tutta quella gente che credeva di aver totalmente perso fino a qualche settimana fa è sicuramente stato il regalo più bello. Terry, maldestro come sempre, ha fatto cadere il bicchiere sulla tovaglia rossa e Spiretta, sorridendo, ha urgentemente messo sulla macchia tutti i fazzoletti che c’erano sul tavolo. Sorrisero entrambi, credendo che nessuno li avesse notati. E infine Lyra, messa un po’ in disparte, abile ascoltatrice (e unica ad aver visto il pasticcio di quei due) stava lì ad annuire le parole di Yoshiko. Accanto a lei, c’era una sedia vuota. Chi voleva, poteva unirsi a questo banchetto. Di spazio ce n’era abbastanza, e tutti sarebbero stati i benvenuti. I ragazzi alzarono i calici in alto, come per rendere sacre quelle parole pronunziate, e brindarono. Non potevano aspettarsi niente di meglio per questo giorno.


Buon Natale!

 

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