domenica 17 febbraio 2013

SANREMO 2013: Quinta Serata e riepilogo


È giunto al termine anche quest'anno il Festival della Canzone Italiana di Sanremo, che si è svolto come ogni anno nella città dei fiori. Quest'anno il vincitore (preannunciato e meritato) è stato Marco Mengoni, ma tantissimi sono stati gli ospiti e le canzoni, coloro che dovrebbero essere le vere protagoniste della manifestazione canora. Più che parlare della quinta e ultima serata di Sanremo, mi soffermerò a fare un punto della situazione e a dare anche io i miei premi!


Classifica Personale Definitiva
(tra parentesi, la classifica ufficiale)


  1. Marco Mengoni (Marco Mengoni)
  2. Raphael Gualazzi (Elio E Le Storie Tese)
  3. Annalisa (Modà)
  4. Elio E Le Storie Tese (Malika Ayane)
  5. Chiara (Raphael Gualazzi)
  6. Modà (Daniele Silvestri)
  7. Simona Molinari e Peter Cincotti (Max Gazzè)
  8. Simone Cristicchi (Chiara)
  9. Malika Ayane (Annalisa)
  10. Daniele Silvestri (Maria Nazionale)
  11. Max Gazzè (Simone Cristicchi)
  12. Maria Nazionale (Marta Sui Tubi)
  13. Marta Sui Tubi (Simona Molinari e Peter Cincotti)
  14. Almamegretta (Almamegretta)
Premio della Critica: Simona Molinari e Peter Cincotti (Elio E Le Storie Tese)
Miglior Arrangiamento: Elio E Le Storie Tese (Elio E Le Storie Tese)

Come si può notare, son d'accordo soltanto con la prima e l'ultima posizione. Marco Mengoni vincitore già proclamato dalla prima nota cantata del brano L'Essenziale, vera perla del Festival anche se, a dirla tutta, non paragonabile ad alcuni suoi pezzi promossi dai precedenti due lavori discografici. Gli Almamegretta ovviamente ultimi: una band non conosciuta dal pubblico poteva soltanto puntare sulla canzone e sull'esibizione, ma quando la canzone è meno che mediocre e la voce del cantante è completamente assente è impossibile ambire ai punti alti della classifica. Il punto di forza invece di Elio E Le Storie Tese è la comicità: è risaputo che in Italia più la canzone è demenziale e più ha successo (vedesi canzoni sanremesi come Sincerità o brani internazionali come Gangnam Style rimasta prima in classifica per più di sei mesi). I travestimenti e la canzoncina hanno ottenuto un ottimo consenso dal pubblico italiano a prescindere dal motivetto che resta in testa. Il difetto principale di Chiara è stato che artisticamente parlando non era pronta per Sanremo: non uno stile ben marcato ancora, non inquadrata in un genere preciso. Il Futuro Che Sarà tuttavia ha un ritornello ben mirato a colpire, ma non è stato forse abbastanza. I Modà hanno presentato una canzone troppo uguale ad altre loro: nessun tipo di novità, troppo risentita. Stessi soliti accordi, stesso modo di cantare, stesso tipo di testi... Non hanno azzardato, e c'è chi dice che hanno fatto bene, ma secondo me tentar non nuoce, soprattutto se non si ha niente da perdere. Marta Sui Tubi sono un gruppo sconosciuto, un po' raggae e naturalmente non potevano mai ambire a vincere un concorso del genere, però la sostanza dopo varie esibizioni si nota, basta insistere ancora. La canzone di Raphael Gualazzi, a discapito di quello che si dice in giro, era davvero bella ma sono state le esibizioni live a non valorizzarla a pieno: il cantante jazz è risultato poco intonato in molte parti della canzone, ma la versione su disco merita tanto. Scintille di Annalisa è stata una traccia un po' particolare: all'inizio sembrava qualcosa di già sentito soprattutto all'interno del Festival, poi l'ho inquadrata come scelta per rimarcare lo stile che sta portando avanti dal precedente album fin quando poi mi ha colpito ed è entrata in testa senza uscirne più. Nonostante Giuliano Sangiorgi abbia scritto i due brani per Malika Ayane, la restante in gara E Se Poi non era poi così valida come altri suoi capolavori sanremesi (vedesi Come Foglie e Ricomincio Da Qui, due vere perle della sua discografia). Simona Molinari e Peter Cincotti son stati snobbati perché poco conosciuti, ma La Felicità vale più di altre canzoni posizionate al podio, soprattutto considerando che si son classificati penultimi immeritatamente. E non credo sia colpa del genere portato: forse è appunto la popolarità che non li ha avvantaggiati. La canzone in napoletano di Maria Nazionale aveva un buon arrangiamento ma il testo, completamente cantato in dialetto, l'ha svantaggiata. Non si capiva completamente niente, e al Festival della Canzone Italiana si preferisce una canzone in italiano, e non in dialetto. Simone Cristicchi ha raccontato una storia in maniera leggera, nonostante avesse un peso più pressante. Con naturalezza la canzone fa riflettere e ha addosso una patina di spensieratezza che la fa canticchiare come fosse qualcosa di tragicomico. Max Gazzé si è mostrato nel suo aspetto più pazzo e la canzone era carina soprattutto nel ritmo, ma non con un potenziale tale da poterla vedere nella top tre. Forte tematica quella trattata in A Bocca Chiusa di Daniele Silvestri, ma la gente è abituata a canzone sue più ritmate e probabilmente il pezzo al pianoforte non ha colpito abbastanza, nonostante a modo suo provocatorio. 

Nonostante i voti più importanti siano stati dati, ecco i miei sul "contorno" e quindi tutto quello che riguarda il contesto fuori dalle canzoni.


Miglior Look Femminile: Malika Ayane (prima serata)



Miglior Look Maschile: Marco Mengoni (prima serata)



Miglior Testo: Niente - Malika Ayane

Miglior Personaggio: Elio E Le Storie Tese 

Miglior Scoperta: Simona Molinari e Peter Cincotti

Miglior Traccia esclusa: Non So Ballare - Annalisa

Miglior Ospite Musicale: Birdy







4 commenti:

  1. Hai ignorato i Giovani, poveretti. xD

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ahahahah li ho ignorati volutamente perché i quattro finalisti in realtà avevano ognuno un punto di forza per il quale non avrei saputo scegliere il migliore :)

      Elimina
    2. Potevi comunque parlarne o per lo meno citarli. xD
      Anyway, la mia classifica dei giovani è: 1) Ilaria Porceddu; 2) Renzo Rubino; 3) Blastema; 4) Antonio Maggio

      Considerando i Big, non saprei fare una classifica. Posso dire quelli che ho apprezzato (chi più chi meno), ossia: Elio e le Storie Tese, Malika Ayane, Max Gazè, Simona Molinari & Peter Cincotti, Chiara (tranne la freddissima interpretazione di "Almeno Tu Nell'Universo"), Annalisa, Simone Cristicchi e Daniele Silvestri.
      Invece ho odiato i Modà, Maria Nazionale, gli Almamegretta e Raphael Gualazzi.
      I Marta Sui Tubi non mi hanno detto nulla, né in positivo né in negativo.

      Elimina
    3. Giuro che volevo citarli ma poi non l'ho fatto, non so perché XD Comunque alla fine mi ritrovo a darti ragione sui Giovani, forse la mia classifica sarebbe stata molto simile alla tua :)

      Elimina